Il paese di dopodomani
Mostra curata da Francesca Recchia, Emma Snædis Recchia, Zasha Colah e Francesca Verga.
Con opere di Stefano Graziani, Lorenzo Tugnoli, Aziz Hazara.
Opening 21 novembre, ore 19.
Il paese di dopodomani è una mostra che esplora la possibilità di immaginare futuri non immediati, a fianco a chi ne sarà protagonista. Nella visione curatoriale di Francesca Recchia, la mostra diventa un terreno di relazioni, una pratica politica e umana di lungo respiro, un intreccio di affetti e responsabilità che si sviluppano nel tempo, come una trama che cresce silenziosamente ma con costanza. Il titolo è stato scritto da Recchia insieme a sua nipote, Emma Snædis Recchia, quattro anni, che ha co-curato la mostra, e allude a un tempo altro, né il presente né un futuro utopico ma l’intervallo del “dopodomani”: un orizzonte in cui la responsabilità verso gli altri si coltiva come un seme sottoterra, invisibile ma vitale.
Gruppo di lavoro: rganizzato da Francesca Recchia (*1975, Avezzano, Italy) con Emma Snædis Recchia (*2020, Morges, Switzerland). Con lavori di Stefano Graziani (*1971, Bologna, Italy), Lorenzo Tugnoli (*1979, Lugo, Italy), Aziz Hazara (*1992, Wardak, Afghanistan). Conversazioni video, Francesca Recchia con registrazioni di Sandi Hilal (*1973, Beit Sahour, Palestine) e Alessandro Petti (1973, Pescara, Italy), [fondatori di Decolonising Architecture Art Research *2007]; Ram Bhat (1981, New Delhi, India), Ekta Mittal (*1978, India), [fondatori di Maara *2008]; Sanjay Kak (*1958, Pune, India); Amanullah Mojadidi (*1971, Jacksonville, US); Jayaraj Sundaresan (*1972, Thrissur, India). Performance coreografica, Susanna Recchia (*1979, Avezzano, Italy) per Okwui Enwezor. Apporti dipinti Emma Snædis Recchia (*2020, Morges, Switzerland). Libro tattile, Norwegian Afghanistan Committee (*Kabul, 2025). Stickers, Anonymous Witness (Afghanistan).
