I’m gone. Do you remember me?
Inaugurazione: 22 febbraio 2024 ore 19
19.30 Performance Cesare Viel
A cura di Francesca Verga e Zasha Colah
Arbeitsgemeinschaft (Collettività di lavoro):
Noor Abed (PS), Noor Abuarafeh (PS), Anna Boghiguian (EG), Cristian Chironi (IT), Muna Mussie (ER/IT), Masatoshi Noguchi (JP), Abdul Sharif Oluwafemi Baruwa (UK/IT), Bea Orlandi (IT), Adrian Paci (AL/IT), Moira Ricci (IT), Jessica Russo (IT), Becky Shaw (UK), Cesare Viel (IT).
Prima che un aneurisma spazzasse via la mia memoria, scrive Rosalind Krauss in “Under Blue Cup”, sono stata una scrittrice e critica d’arte. Nel processo di ricostruzione della sua memoria in seguito a un trauma, Krauss si accorge che ha dimenticato tutto ma se ti ricordi chi sei, in realtà puoi imparare a ricordare tutto.
In un momento storico di traumi e cancellazioni, di violenze e umiliazioni, di assenze e dimenticanze, l’atto immaginifico del ricordo e della sua ri-creazione diventa un atto di resistenza possibile. Questa ad Ar/Ge Kunst è una mostra collettiva su tutto quello che riesce ad essere immaginato, orchestrato e recitato, quando proviamo a ricordare ciò che non si ricorda più.
Ciò che viene perso è plurimo: c’è chi ha perso la famiglia, chi la propria terra, chi delle radici, chi degli affetti, chi un amore, chi non ha più qualcosa di materiale. Nell’epidemia dei ricordi (favorita dal digitale) sopravvive solo la loro riscrittura, che riesumati hanno la possibilità di ritornare in vita. Ma la loro riesumazione è necessariamente performativa e implica una recita, che sovverte le regole del ricordare.
La mostra riunisce persone che nella creazione dell’atto artistico fanno emergere alcuni echi dal passato, presente e futuro, rendendoli parte di un tempo unico, ed esercitando il potere politico e salvifico del processo di ricostruzione.
Exhibition Design: Studio Gisto, Alessandro Mason, Alice Cazzolato e Pietro Lora
Produced by: Studio Gisto e Stefano Riba
Thank you to: Libera Università di Bolzano, Archivio Video di Careof, Emi Fontana, Pinksummer (Genova), Museion (Atelier), Hotel Laurin.
Immagine: Becky Shaw con Michael Gill, dall'opera Twelve Museums (2004).
Il titolo della mostra è preso da una sceneggiatura scritta dall’artista americano Mike Kelley, "Under a Sheet/Existence Problems," non datato. Collezione Mike Kelley.