Walter Niedermayr, Stube als Aneignung, 2022, courtesy of the artist, ©ar/ge kunst. Photo Tiberio Sorvillo, ©ar/ge kunst, 2022
Savoir-Vivre

SAVOIR-VIVRE #11
WORKSHOP DI CERAMICA: STUFE AD OLLE

26 ottobre 2022, 17:00—20:00

presso ar/ge kunst , Bolzano

con Giuseppe Marcadent

ceramista, costruttore di stufe

a cura di Simone Mair e Lisa Mazza
BAU – Istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia

Il cuore di una “stube” è la stufa a olle. Dove e come si produce ancora oggi questa fonte di calore tradizionale? Quali conoscenze sulla costruzione delle stufe sono state trasmesse e quali sono state ripensate e ricollocate? Come altr* artist* presenti nell’attuale mostra The Lying Body: Only the Futures Revisit the Past presso ar/ge kunst, Walter Niedermayr prende una stube del XV secolo come occasione per riflettere sul rapporto tra tradizione e futuro. La carta da parati di Niedermayr, in cui nove stuben sudtirolesi sono stampate e compongono un motivo ornamentale, farà da sfondo al banco di lavoro temporaneo del ceramista Marcadent Giuseppe, che ci introduce alle tecniche di realizzazione di stufe a olle e piastrelle in maiolica. Che forma potrebbe avere una stufa del futuro? Lavorando attivamente con l’argilla, i partecipanti daranno forma a stufe fittizie del futuro. Il workshop viene introdotto da una breve visita al vicino museo civico dove insieme visiteremo la straordinaria collezione di formelle (olle) da stufa.
Marcadent Giuseppe è un ceramista italiano (Maestro Artigiano) che lavora con la porcellana e il gres ad alta temperatura. Da quasi quarant’ anni produce stufe a olle fatte a mano in Trentino. Con l’apertura dell’azienda MARC CERAMIC DESIGN 2008, si è specializzato nella produzione di oggetti decorativi, soprattutto decorazioni murali in ceramica.

Il Workshop Stufa ad olle fa parte della serie di workshop savoir-vivre concepiti parallelamente al programma espositivo di ar/ge kunst. Il titolo savoir-vivre è una rilettura dei concetti di savoir/pouvoir come concepiti da Gayatri Spivak, una delle figure fondatrici del pensiero femminista post-coloniale; dove sapere non è più esclusivamente connesso a un’idea di potere ma anche all’ “essere in grado di” (being able to / pouvoir). Attraverso questa combinazione di verbi, l’istituzione è considerata uno spazio pubblico di azione, dove l’esplorazione di diverse abilità e competenze permette la produzione di un sapere collettivo.

Numero di partecipanti massimo 20 persone
Partecipazione gratuita
Lingua: Italiano
Inviare la registrazione a [email protected]