Exhibition view, Dictation-Eva Kot'àtkovà, 2009
Mostre

EVA KOT’ÁTKOVÁ – DICTATION

30.05.2009—27.07.2009

A cura di Luigi Fassi

Articolata come un’investigazione filosofica tra opere recenti e nuove produzioni realizzate per gli spazi dell’ar/ge kunst Galleria Museo, Dictation è la prima personale dell’artista ceca Eva Kot’átková (1982, Praga) in un’istituzione italiana.
In una dialettica tesa tra esperienza e formazione, norma e punizione, Koťátková costruisce modelli performativi di analisi sociale per indagare le forme del senso comune e mostrare la costruzione ideologica di comportamenti e abitudini individuali. In tale strategia parte rilevante è giocata dal corpo stesso dell’artista, che testa sino ai limiti delle possibilità di senso comportamenti e gestualità definite, riorganizzandole secondo coordinate completamente inedite.

Uno dei territori privilegiati da Eva Koťátková è quello dell’età infantile e dello spazio educativo della scuola, paradigmi di integrazione e controllo sociale di cui l’artista indaga ritualità e modelli comportamentali sedimentati. In Sit straight with your arms behind your back (2008) semplici strutture in legno sottolineano le posture del corpo assunte dai bambini durante gli orari di lezione, evidenziando le strategie di controllo sociale trasmesse dall’istituzione scolastica. Ancora l’ambiente educativo è al centro di Dictate (2009), un’audio installazione in cui la voce di un insegnante detta in tono imperativo una serie di comandi e istruzioni punitive, proprie dell’atmosfera di controllo preventivamente normata e trasmessa dai docenti ai discenti. L’opera è strutturata in una dimensione performativa, in cui visitatori possono prendere posto ad un tavolo e “subire” le imposizioni di dettatura punitiva. Dictate si caratterizza come un registro aperto e condiviso, un’ archivio cartaceo destinato a crescere nel corso dei giorni della mostra, raccogliendo le prove scritte dei visitatori, invitati a risperimentare una pratica sepolta nella memoria degli anni d’infanzia scolastica. Altre opere, come Drawing Archives (2005-2009) mettono in scena una sorta di archivio dei pensieri e delle fantasie dell’artista, tra ricordi, paure ed esperimenti di analisi sociale.
Registrazione ossessiva di eventi, memorie e meccanismi comunemente accettati, Eva Koťátková smonta pezzo per pezzo le certezza dell’identità individuale e collettiva, esercitando una messa in questione continua di norme e modelli sociali che pone in ultima istanza un’interrogazione radicale sulla natura della libertà e del libero arbitrio.